ex Saint-Gobain

ex Saint-Gobain

180x140 Acrilico su tela, muro, pavimento
Sedia di legno bianca modello thonet
Schegge di vetro inserite nella seduta della sedia
Formelle rettangolari di gesso di diverse misure
Grandezza installazione 3 metri x 3 x 2 metri di profondità

Il soggetto è una fabbrica dell’Area Saint-Gobain, ex quartiere industriale di Caserta, una identità industriale che ha trasformato il paesaggio rurale. La tecnica del pixel dipinto arricchisce di nuova espressività il linguaggio freddo ed inespressivo del digitale e l’uso di colori luminosi e brillanti simboleggia il sogno dell’artista che si contrappone alle sofferenze della fabbrica, conferendo una qualità visionaria al dipinto. Inondata di verde, simbolo di una natura che ritorna e che trasforma, lo scheletro di ferro arrugginito si mimetizza in una suggestiva montagna ai cui piedi si estende il paesaggio rurale e urbano insieme. Nello spazio al di là della tela, il colore si diffonde in frammenti, raggiunge il suolo e l’emblematico percorso piramidale al cui centro è posta una sedia, resa inutilizzabile. Questo è il luogo dello spettatore, di una nuova fruizione della fabbrica, ancora impossibile nella realtà.

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Commenti 11

Alfonso Siracusa
14 anni fa
fantastica!!
EleB
14 anni fa
EleB Artista
Ottimo lavoro: complimenti!
Agostino Dello Russo
14 anni fa
molto bella e originale!
werter dallaglio
14 anni fa
Una gran bell'opera.
Abbastanza difficile ma carica di significati.
Auguro un buon successo perchè lo merita.
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Una nuova prospettiva si apre in una cascata di luci, di bagliori, di sogni. I vetri sono stelle cadenti. Basta esprimere un desiderio sussurrato.

( Enzo Battarra )
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Un lavoro sul lavoro, anzi sulla memoria del lavoro.
villaggio operaio. Ora dalla tela dipinta con i pixel della contemporaneità, il rudere industriale genera il ricordo del vetro, espulso in frammenti impuri. L’opificio dismesso diviene macchina di una memoria sociale, ma al tempo stesso monumento al futuro.
Ma quanto dolore in quella scia di vetri spezzati e taglienti! Le schegge trafiggono i laterizi dopo avere invaso come polveri sottili i visceri degli operai.
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Nello spazio al di là della tela, il colore si diffonde in frammenti, fino a raggiungere il suolo e l’emblematico percorso piramidale al cui centro è posta una sedia, che però è resa inutilizzabile. Questo è il luogo dello spettatore, il luogo di una nuova fruizione della fabbrica, ancora impossibile nella realtà.

(Gabriella Ibello)
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Luca Lubello, attraverso il suo uso del colore e della resa visionaria del pixel dipinto, attua una ulteriore e diversa trasformazione, egli contrappone il sogno dell’artista che vince le sofferenze della fabbrica ed evoca una serena ed inaspettata immagine di essa, questa è ora inondata di verde, le tracce del verde evocano una natura che ritorna e trasforma ora lo scheletro di ferro arrugginito in una suggestiva montagna verde.
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Gli artisti delle prime avanguardie, i primi che hanno ritratto e raccontato il luogo-fabbrica attraverso lo sguardo dell’arte, erano soliti dipingere mura grigie e fredde, dove i fuochi sinistri che fuoriuscivano dalle torri annerite dal fumo rimandavano ad un’ immagine della fabbrica come prigione dell’isolamento e dell’abbrutimento di operai disumanizzati e alienati, testimoniando così la nuova condizione umana dell’uomo nella moderna realtà urbana divenuta ormai il regno dell’economia capitalista.
Luca Lubello
14 anni fa
Luca Lubello Artista
Il titolo dell’opera di Luca Lubello dà ad essa un’ identità topografica precisa, Ex-Saint Gobain, ma quella fabbrica è allo stesso tempo mille altre fabbriche, tante identità industriali che hanno trasformato il paesaggio rurale che un tempo circondava le grandi città, ma queste storie di trasformazione industriale dei luoghi, dei campi, dei paesaggi naturali sono sempre storie di un cambiamento esistenziale ancor prima che sociale.

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