ex Saint-Gobain
Sedia di legno bianca modello thonet
Schegge di vetro inserite nella seduta della sedia
Formelle rettangolari di gesso di diverse misure
Grandezza installazione 3 metri x 3 x 2 metri di profondità
Il soggetto è una fabbrica dell’Area Saint-Gobain, ex quartiere industriale di Caserta, una identità industriale che ha trasformato il paesaggio rurale. La tecnica del pixel dipinto arricchisce di nuova espressività il linguaggio freddo ed inespressivo del digitale e l’uso di colori luminosi e brillanti simboleggia il sogno dell’artista che si contrappone alle sofferenze della fabbrica, conferendo una qualità visionaria al dipinto. Inondata di verde, simbolo di una natura che ritorna e che trasforma, lo scheletro di ferro arrugginito si mimetizza in una suggestiva montagna ai cui piedi si estende il paesaggio rurale e urbano insieme. Nello spazio al di là della tela, il colore si diffonde in frammenti, raggiunge il suolo e l’emblematico percorso piramidale al cui centro è posta una sedia, resa inutilizzabile. Questo è il luogo dello spettatore, di una nuova fruizione della fabbrica, ancora impossibile nella realtà.
Commenti 11
Abbastanza difficile ma carica di significati.
Auguro un buon successo perchè lo merita.
( Enzo Battarra )
villaggio operaio. Ora dalla tela dipinta con i pixel della contemporaneità, il rudere industriale genera il ricordo del vetro, espulso in frammenti impuri. L’opificio dismesso diviene macchina di una memoria sociale, ma al tempo stesso monumento al futuro.
Ma quanto dolore in quella scia di vetri spezzati e taglienti! Le schegge trafiggono i laterizi dopo avere invaso come polveri sottili i visceri degli operai.
(Gabriella Ibello)
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