re Corvo
Sulla trasparenza del supporto in plexiglas si ferma l'immagine cangiante del re Corvo, tra le mani manipola una materia informe, come se la creazione si manifestasse sotto i nostri occhi.
L'immagine non si ferma e non si condensa mai definitivamente sulla materia rigida, si fonde invece continuamente con ciò che le sta dietro e con ciò che le si riflette davanti.
Così come il pensiero non può mai afferrare l'idea nel per sempre e il continuo divenire e trasformarsi risultasse l'unica verità a cui piegare il capo sconfitti nel tormento dell'inaccettabile.
Inaccettabile dalla mente.
Uomo o animale?
Il doppio in lui diventa uno.
Ci appare come l'inquietante manifestazione dell'unità, anelata e temuta. L'uomo con la testa da animale, colui che ha rinunciato al pensiero logico, diventa Dio, libero dai vincoli strutturati dalla mente è capace di creare ciò che non esiste, una nuova realtà.
Così come è sempre stato nell'immaginario umano di tutti i tempi.
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