re Corvo

re Corvo

Il mistero dal magico, il superamento dei limiti del reale, la potenza, la divinità manifesta.
Sulla trasparenza del supporto in plexiglas si ferma l'immagine cangiante del re Corvo, tra le mani manipola una materia informe, come se la creazione si manifestasse sotto i nostri occhi.
L'immagine non si ferma e non si condensa mai definitivamente sulla materia rigida, si fonde invece continuamente con ciò che le sta dietro e con ciò che le si riflette davanti.
Così come il pensiero non può mai afferrare l'idea nel per sempre e il continuo divenire e trasformarsi risultasse l'unica verità a cui piegare il capo sconfitti nel tormento dell'inaccettabile.
Inaccettabile dalla mente.

Uomo o animale?
Il doppio in lui diventa uno.
Ci appare come l'inquietante manifestazione dell'unità, anelata e temuta. L'uomo con la testa da animale, colui che ha rinunciato al pensiero logico, diventa Dio, libero dai vincoli strutturati dalla mente è capace di creare ciò che non esiste, una nuova realtà.
Così come è sempre stato nell'immaginario umano di tutti i tempi.

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