profeti metropolitani
L’uno sicuro, fermo che guarda oltre in una prospettiva proiettata verso un futuro pieno di fede e di aspettative; l’altra sfugge guardando ammaliata, proiettata verso una prospettiva ben più lontana e fuggevole, verso un futuro che muta e muterà.
Due persone, un momento, due prospettive diverse.
La fermezza della fede e la suscettibilità dell’anima.
Un’ambivalenza da sempre unita nella religione e allo stesso tempo divisa dal progredire stesso delle epoche che spesso disgiungono questi elementi essenziali l’uno per l’altra.
Ed in quest’ambiente tipicamente urbano del nuovo millennio che queste due figure così dissimili, unite e separate dal tempo e dall’ uomo si ritrovano in un fortuito incontro metropolitano, in un angolo di una città dove tra i murales e le saracinesche c’è ancora tempo per stupirsi e dare uno sguardo un po’ più in là, oltre, al di là.
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