Pittura, Natura morta, Olio, 50x70x2cm
E' la seconda delle tre nature morte legata al ciclo "En to Pan". In essa confluiscono quei simboli che richiamano alla contrapposizione tra sacro e profano. Sullo sfondo di una notte stellata troviamo l'albero dorato della vita, della ri-nascita (l'età dell'oro); la scala con i suoi dodici gradini (il dodici come numero ciclico presente negli apostoli, nei mesi, nelle ore, nelle fatiche di Ercole) che conduce verso il "vero lume della ragione" al di là della tela. In primo piano, su di un muro (le difficoltà da superare) dal piano rosso (le sofferenze di un percorso, le passioni) che divide le due dimensioni filosofiche e filologiche dell'uomo, appare un lapto aperto verso il pubblico. Sullo schermo troviamo ciò che sullo sfondo possiamo solo immaginare a causa dei limiti della tela. I rami dell'albero che si congiungono verso i raggi della stella. Il messaggio è chiaro: la tecnologia, manipolata dalla sete di denaro (i dollari sotto il computer), con la sua realtà digitale scelta come unica "verità assoluta" da vivere, da assaporare è preferita alla Natura!
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celeste,
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