Metope
Ma la classicità che è giunta fino a noi si è caricata degli inevitabili segni del tempo: è solo una rovina (in architettura), un frammento o una copia (in scultura), niente più che una descrizione scritta (in pittura). La sua perfezione è stata scalfita, spezzata, erosa e proprio per questo irrompe nel nostro immaginario ancora più spettacolare e romantica.
Le metope sono elementi del tempio dorico, non sono qualcosa di integro e finito, sono parti, frammenti di un insieme. Ma anche decontestualizzate e appese in un museo, conservano il loro fascino. Ognuna possiede, pur nella propria asimmetria e originalità, quel senso di assoluto e di vero. Il segreto è nella composizione delle parti, nell'armonia di vuoti, pieni e segni.
Anche le mie metope sono frammenti, parti di un'insieme (di un corpo). Nella loro precarietà cercano, timidamente, di catturare quell'attimo di eternità ed assoluto tanto cari alla classicità.
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