Dionysios
Dionysios (2009) suggerisce una possibile reinterpretazione emozionale e visiva della poetica di Angelopulos, offrendo la visione di un tempo dilatato, calmo e pervaso da atmosfere malinconiche. Le immagini, quasi immobili, immerse nello scorrere della narrazione, si soffermano in una silenziosa conversazione con citazioni del film animando un discorso libero e interminabile sul mondo.
Le inquadrature, quasi sospese, si manifestano intorno a poche e semplici cose. Questa peculiarità, che contraddistingue il regista greco, si riflette in Dionysios, offrendo uno sguardo inedito sul mondo senza bisogno di alcun espediente eccezionale.
Una filosofia che stride con l’epoca contemporanea caratterizzata da una parte, dalla spettacolarizzazione della cosa più banale e, dall’altra, dalla frenesia di un tempo che sembra correre in una società satura di nulla.
Commenti 7
Commossa...............grazie
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