Elio
Questo metodo di lavoro, dunque, intende, sempre attraverso una riaffermazione della pittura, trascrivere umanamente la verità dei fatti emotivi di cui è costituita una vita. E´ un atteggiamento, evidentemente, distantissimo dal puro visivo di matrice iperrealista, nel quale tutto è già lì, presente SULL´immagine, ed il dettaglio è copia, e l´opera finita non è che un impressionistico frame. I ritratti di Grones sono lontanissimi dall´essere delle copie dei volti originali. Sembrano piuttosto referti contemporanei. Le espressioni sui volti non sono tranquille. I soggetti non sorridono compiacenti al pittore mentre questo li ritrae. Così frontali, sembrano sdraiati su un tavolo autoptico, dove il pittore, dolcemente, li apre. (Gianluca d'Incà Levis)
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