La ricerca compositiva si avvale dell’utilizzo di lunghe strisce di carta, di lunghi nastri avvolti che intrecciati creano pixel ingranditi che rimandano ad una forma originale della quale si è persa la traccia. Ogni elemento segno-colore, apparentemente casuale, non chiarisce appieno la forma di riferimento, ma attraverso una visione aerea di una realtà caotica, in uno spazio fluttuante ci rimanda un fermo immagine fotografico sfalsato, quasi digitalizzato, in un tentativo di nobilitare e sottrarre all’oblio le tracce del vissuto. Vengono in questo modo sottolineate le traiettorie e i percorsi esistenziali propri di ogni essere vivente. Sono presenti i reperti grafici di chiunque abbia vissuto o viva in ogni tempo o luogo, capace di resistere all’usura senza perdere nulla, nella ricerca perpetua di lasciare un segno. L’attenzione per la scrittura, per l’intreccio di segni come tessiture su un telaio -del quale è chiaro riferimento la forma circolare- è sempre il mezzo più valido per individuare i passaggi, le trame e l’ordito di percorsi geologici , geografici e psichici.
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celeste,
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