Icaro III
Le membra si alterano, si purificano e si aggrovigliano, la messa in posa cela mortalità e breve speranza, Icaro attira lo sguardo che attratto segue la fine di un lancio e lo sviluppo di un volo discensionale.
Quasi la terra si ritira, quasi indeciso se volerlo nuovamente accoglierlo, convinta che il cielo renda suo figlio, per inganno, leggero e una sua creatura.
La capacità di Marco Romano si evince dal rubare potere alla massa, che sia terrena o corporea.
Alleggerisce quel senso di volubilità, solleva lo sguardo ed, abbagliandosi di eroica luce e dei conseguenti accordi cromatici, riesce a rubare leggiadria dal cielo.
(Luigi Mauta)
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