Un’esplorazione sulla parola che scardina il significato per risalire al senso:Su’ddocu è un gioco che concerta modi di dire e sistemi grammaticali.È un omaggio al soffitto,una rivendicazione della forza del gioco che sceglie di operare la sua ricerca formale in chiave iconoclasta.Assimilabile ad un’opera di poesia e non di prosa.Lo stesso sistema di gioco di segni viene adottato per l’allestimento e per le musiche Abiti costruiti come armature per volare,cristallizzati nel ricordo:leggeri e vitrulei.Regole (violate ed inviolate) della decostruzione di un pensiero. Tutto leggero, impalpabile, impregnato. Su’ddocu racchiude l’esigenza di attraversare in modo assoluto il concetto contemporaneo di Segno nello Spazio. Questo è il nostro gioco. Il siciliano di Su’ddocu produce senso al di là della parola nella forza dirompente di una volontà di denuncia,nella timidezza di una dichiarazione di amore,odio e guerra:per esistere.Adesso.Teatralmente non il gesto,ma la metafisica del gesto:due donne che,con irridente leggerezza,trascinano un mondo sotto le loro gonne,per indossare parole e lasciare che cantino.Un percorso emotivo attraverso suoni e voci che riaffiorano dal cuore dei ricordi.
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celeste,
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