Io non voglio parlare dell'ermeneutica simbolica, voglio parlare della vita, dell'Arte. I tuoi quadri sono sospesi in una malinconica luce diffusa, un leggero sospiro vaporoso dove i corpi, gli oggetti, quasi perdono i propri confini e penetrano nello stato dell'amore profondo. Insieme formano un cerchio e le loro voci diventano musica, canzone per noi... e ogni altra musica non ne è che l'ombra.
La lampada è perfettamente al centro e, prospetticamente, il tavolino fa dà palco della rappresentazione;non si mettono in scena emozioni,ma oggetti(Essi sono investiti di sentimenti?)-o meglio si mette in opera un ritratto attraverso l'utilizzo della metafisica oggettuale-Un posacenere(?),un disegno su carta arrotololato,una lampada,un libro.La razionalità dispositiva imposta il carattere.La luce è chiara, dai toni delicati,un raccoglimento,la calda accoglienza del focolare domestico,un'intimità .
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