"Adrena-Lina"

Nella società contadina e patriarcale in cui il ruolo femminile – figlia,moglie,madre-vedova era di totale sudditanza,si negava alla donna di distinguersi.
La trasgressione dava la possibilità ad alcune donne forti di esercitare forme di vita a rischio in cui potessero cercare la propria identità,affermarsi ed essere considerate nella società che le annullava.
Ho cercato di rappresentare quella nascosta femminilità e quella forza senza abbellimenti ma senza la compiacenza che ne eluderebbe il rispetto,la stessa forza umana che solo una donna,e per me un”eroina”, che con la sua esperienza può raccontare, facendo intravedere la bellezza che appartiene all’ultima stagione della vita,e che è pronta a vivere non solo di ricordi ma ogni momento, e a modo suo e dove la vecchiaia non è solo un brutto rimasuglio della vita ma un capitolo della vita stessa,meraviglioso di per sé, ricco di un sapere dove abbandonate le sovrastrutture sociali ci si può permettere di essere liberi, di essere semplicemente se stessi e pronti ad aprirsi al mondo, sempre,lo stesso mondo che ha amato la mia Adrenalina e da cui le è così difficile staccarsi, come per un giovane dalla sua amante.