Sacralità violata, olio su tela cm 60x80
Sul fondo a sinistra la veste di un vescovo sottolinea la sacralità della madre terra violata da un “positivismo” minaccioso, miope, al servizio dei pochi.
Sanguisughe voraci muovono senza sosta la bigia strada sino al nucleo della terra ad esaurire le ultime risorse vitali. Alle spalle un colletto bianco, dai profili mossi e spettrali, sovrastato da una croce di grattacieli, che simbolizzano il futuro martirio, fissa lo sguardo del fruitore all'esterno della scena e presenta con indifferenza i contenuti visivi. Due comignoli simili a cipressi conferiscono alla composizione una macabra aura, silente e di liturgica memoria.
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