Blindness of seeing
Il mondo reale è sgranato dalla fiction, la realtà oggi per esserci ha bisogno del racconto in reality, ogni evento per “permanere” si trasforma in fiction attraverso il racconto drammatizzando e manipolando il fatto. Il pegno di esistenza si trasforma in una ferità funzionale, costruita nel racconto e nelle sue tecniche di rappresentazione del reale. Il mondo reale ci restituisce così una verità fiction che è la nostra nuova verità. La nostra nuova vita. Questa modalità discorsiva della vita e degli eventi serializza ciò che accade evaporando la stessa esistenza delle cose. Così siamo sempre più reali in contesti finti. Più reality che realtà. È il compimento della manipolazione del reale. Si passa da un: tutto è manipolabile di Nietzsche all’ipermanipolazione di un: tutto è reality.
Retorica e rumore dello sguardo accecano la visione per un controllo degli oggetti. Attivano la censura attraverso la moltiplicazione ossessiva delle informazione. La censura avviene per sovra/esposizione. Dove non c’è ombra non c’è mistero. Come in uno stato di nevrosi si ammassano immagini che sporcano la visione sollecitandola ad una accelerazione di decodifica ma che produce scarti di sguardo: cecità della passione.
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