Donna che scende le scale
La sveglia continua a rintoccare-tic tac tic tac-nella casa silenziosa e scura.
Accompagna i suoi gesti metodici e i passi delle scarpe sanno di cera.
Come sempre raccoglie i capelli e con andatura fermamente eretta scende le scale.
Non ha bisogno di vedere, conosce a memoria ogni passo, ogni spigolo, sconnessione delle piastrelle, sinuosità delle maniglie. Uno, due, tre, quattro. A cinque l' interruttore della luce che non accenderà. Sei, sette, otto, nove. A dieci la finestra sulla piazza che non aprirà. Undici, dodici, tredici. A quattordici l'abito da lavoro da indossare sulla sottoveste. Lo indosserà, anche se sarà il più inutile dei gesti.
Si siederà sulla poltrona, in attesa che il giorno arrivi.
E.Pieri
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