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Agli albori del cristianesimo era emersa un etica sessuale nuova che riportava ordine e rispetto ed indicava una via maestra da percorrere nel rispetto dell’equilibrio naturale.
Rivalutata la donna non piu rilegata a fattrice.
Salvaguardati i fanciulli sfruttati dalla cultura sessuale greca.
Messa al centro l’eterosessualita’ basata sull’amore condiviso.
Cosi agli albori…poi una rete oscurantistica ha intrappolato questo incipit e ha catturato e represso tutto ciò che sapeva di corporeità. Chiusa la porta della speranza s’è aperto un baratro, un delirio di onnipotenza, l’ufficialità manipola e monopolizza, reprime, saccheggia, brucia, uccide, rivendicando una dottrina egemone, assoluta. Spogliando l’uomo dalla sua libertà costringendolo al silenzio, alla macchia, alla fuga. I suoi ministri a volte compromessi, a volte tolleranti e comprensivi, correi di un sopruso latente. Rivive allora, nella pagine più oscure, la ferocia di un misfatto segreto, rubato, carpito ai sensi di colpa. Da nascondere, da negare, da rifuggire, da buttare. Come un figlio illegittimo da rifiutare, da non vedere. Inerme rifiuto di un naufragio d’amore. Per reggere l’immagine, salvaguardando l’apparenza, inorridendo un progetto del creato.