La gabbia
I visitatori sono chiamati a toccare e a scuotere la gabbia per attivare l’installazione.
Il gesto non è analizzato nel mondo reale ma nella sua rappresentazione nel mondo delle ombre; lo spettatore agisce sulla gabbia ma la reazione si concretizza nel mondo impalpabile delle ombre, richiamando un rapporto simile a quello di metessi tra il mondo reale e quello delle idee.
Le idee e i pensieri spronati dallo spettatore escono dalla gabbia e si concretizzano nell’ombra di un uccellino che vola verso la libertà appena acquisita.
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