Lettere dal Ministero della Verità
Su un tavolo da biblioteca ci sono alcuni grossi libri antichi, quando lo spettatore si avvicina al tavolo per aprirne e a sfogliarne uno, i testi vengono progressivamente cancellati.
Il visitatore riesce ad avvicinarsi, a toccare i libri, a leggere anche qualche riga, ma dopo pochi attimi comincia il processo di cancellazione, un inesorabile atto di sottrazione che avviene sotto gli occhi di tutti. I libri ci sono, sono tangibili, ma sono resi inutilizzabili; lo spettatore, pur partecipando, è un semplice fruitore passivo degli eventi.
Ogni volta che lo spettatore volta la pagina, il testo torna nuovamente leggibile per poi cancellarsi subito dopo.
In questo lavoro auroraMeccanica cita il Ministero dove lavora Winston Smith, il protagonista del romanzo di Orwell “1984”; l’opera rimanda alle forme di tagli e censure alla “Cultura” attuate dall’attuale governo Berlusconi, cercando nell’interazione passiva una chiave di lettura dell’attuale situazione politica e sociale.
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