Tancredi
( Tancredi to Don Fabrizio, "Il Gattopardo" 1958 GiuseppeTomasi di Lampedusa, "Il Gattopardo" 1963 L. Visconti)
Tancredi, l'amato nipote, è l'unico che intuisce la natura tormentata, l'irrequieto agitarsi dell'animo del Principe di Salina, Don Fabrizio, mentre il suo sguardo assiste impotente al crollo delle istituzioni e dei costumi sociali alla fine di un'epoca ( "Noi fummo i gattopardi, i leoni. Chi ci sostiuirà saranno gli sciacalli, le iene." )
Tancredi e Angelica, attori ignari a quel ballo, in quella stretta, di quei corpi destinati a morire.
Un cruciverba ancora da compilare in cui le parole devono trovare una collocazione ma con un'unica definizione data: la frase di Tancredi. Le parole quindi potranno ricombinarsi in qualsiasi modo. I dadi possono essere lanciati, ritirati, come strumenti del destino in cui si manifesta una decisione superiore.
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