Frugo rapidamente fra post e commenti di persone che non conosco se non per quanto lasciato sul web. Leggo di successi, dolori, rimpianti. Un raccontarsi profondo che affonda nelle viscere, nelle pieghe più nascoste dell’anima. Conoscere solo un pezzetto, un solo tassello di persone, che pure intuisco belle. Che fare? Unirmi al coro di coloro che sembrano avere la percezione dell’interezza o far finta di non aver letto e, passando oltre, lasciare cadere nell’indifferenza, nel silenzio quel sentire che non merita silenzio? Pensiamo...
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celeste,
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