AL DI LA' DEL BUIO
Immagini cupe, spettrali, di morte, si mischiano le une alle altre, primeggiando su di un muro che sembra poter crollare da un momento all’altro. E’ il muro della violenza, del sopruso, della brutalità, dell’infamità. E’ quel muro di periferia e di omertà che non dà scampo alla donna. Una donna irrigidita dalla sua fragilità, resa immobile dal terrore e da quel velo di plastica grezza che quasi le toglie il respiro, e che vuole soffocare i suoi sogni e le sue speranze di libertà, di purezza, di dignità. Una vita spezzata a metà, ma non ancora distrutta per sempre. Tra la realtà e l’illusione, proprio in quel buio, nero pesto, emerge la possibilità di un riscatto, simboleggiata da quel filo d’erba verso cui la mano del soggetto tende le proprie speranze. La forza di non arrendersi, di non perdere sé stessa, al di là del buio, rappresentano l’unica via di salvezza.
di Alessandro Iacobelli
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