Sculture contemporanee già erose da un tempo non vissuto, sono le opere Archeologiche “ Reperti del XXI sec d.C.” di Simona Ragazzi. Riscoperte, restaurate e catalogate a testimonianza di un consumismo vissuto troppo in fretta e di un dialogo indivisibile tra la cultura artistica del passato e del presente. Le opere mostrano frammenti e vicende di persone che divengono narrazione specchiante e citazione quotidiana dell’oggi, attraverso i quali, l' artista analizza alcuni archetipi della nostra civiltà globalizzata. I "reperti" suggeriscono attenzione e “amore” per la vita: in particolare quelli direttamente connessi alla dimensione quotidiana come "testa di ragazza" o "scriba" erede della millenaria tradizione mediterranea che ha radici in Egitto e Mesopotamia. Queste opere d’arte di Simona Ragazzi sono lo specchio di una grande forza vitale e creativa. Realizzate in materiali diversi , dalla terracotta al bronzo, racchiudono un linguaggio ricco di esplicite citazioni iconografiche. L'artista bolognese ha sviluppato un importante lavoro di ricerca semiotica sull’arte e sulla cultura attuale. Infatti le opere realizzate tessono un filo diretto coi codici figurativi contemporanei e gli elementi culturali arcaici riflettendo sul rapporto tra presente, passato e futuro e fornendo suggestioni, letture e narrazioni nuove. Da qui i lavori Archeologici della Ragazzi svelano un alto profilo concettuale e comunicativo, che intrecciano con sensibilità e ironia le dimensioni del tempo e dello spazio.