Post fa parte di una serie di lavori che elabora una radicale pratica decostruttiva del linguaggio pittorico, identificando nell'azione del piegare lo strumento d'indagine per nuove soluzioni estetiche formali. Il fragile supporto di carta è rivestito per intero da una pittura bianca che lo protegge come una seconda pelle denunciandone la reale natura caduca. Esso è piegato senza alcuna logica costruttiva se non quella utile a ridurne la superficie. Riaperto è rimarcato con un tratto di pittura nera che ne ricalca le pieghe generando una texture imprevedibile nella forma e mutevole nel tempo.
La piega è vista non soltanto come ruga di carta ma come conseguenza d'ombra, che apre una nuova polarità tra illusione (pittura) e realtà (luce).
Spiegata è Post.
Ripiegata, l'opera trova custodia in un proprio specifico packaging per essere trasportato e installato altrove conservando una memoria precedente.
