Il tempo è un nastro che gira, apparentemente fuori, in realtà dentro di noi. Un nastro posizionato tra gli ingranaggi dell’occhio, registrando tutto quello che vediamo, della pelle, registrando tutto ciò che ci ha riscaldato o raggelato, del cuore, registrando tutte le infinitesimali emozioni, positive o negative che siano, degli odori, dei sapori e del suono delle parole, belle, brutte e cattive che siano. Tutto si imprime in questo nastro scrivendo e sovrascrivendo all’infinito ogni cosa implacabilmente al di fuori del nostro controllo e della nostra volontà, mi chiedo con il senno di poi se il nostro nastro non fosse già di qualcun altro prima di noi, e noi ereditassimo in parte un altro vissuto. Se vogliamo possiamo riavvolgere il nastro e catapultarci in un altro tempo, (perdendo istanti del presente) il tempo dei sorrisi e delle prime emozionanti scoperte, il tempo dei sogni e delle fantasie. Con il tempo e l’infinito bagaglio di “cose” assorbite e percepite attraverso la vista ci si rende conto che è più stimolante creare una realtà vera, che la esalti e la elogi, coscienti ormai che la realtà è altro dall’imitazione di essa. La mia pittura è stata sempre in levare, in corrosione e in scavare e incidere, sia a livello tecnico che filosofico e così similmente ad uno scultore che vede la forma dentro la pietra io vedo l’immagine sulla superficie che creo o cerco, così è successo per le 4 opere “Sotto la ruggine” ma anche per le “Figure di Polvere”, opere che conservavo nella mia mente da tanto tempo. Come si nota sono create a strati o a livelli in cui tutto ha la stessa importanza, tutto faceva parte della mia visione (anche la screpolatura di vernice, il graffio o la vite arrugginita) dal contenitore di questa immagine, al primo livello dato da un vetro inciso, agli oggetti contenuti, all’immagine di fondo, il tutto dona una tridimensionalità che va oltre la pittura ma che è stata concepita in modo pittorico. Tutte le opere in catalogo “I Muri del Tempo” sono una bussola del tempo, chiusa, invalicabile, incomprensibile a pieno e soprattutto mutabile nel tempo, quello che succederà dentro l’opera farà parte di essa in modo imprescindibile.