Nelle opere di Alba Zari lo studio del corpo è la caratteristica più rilevante, una fotografia intimistica che vuole raccontare il non detto, il non visto, la fragilità di chi si mette a nudo davanti alla macchina fotografica, cercare di essere invisibili per osservare la solitudine e la sofferenza interiore di chi abbiamo davanti. Un reportage intimo, femminile, poetico e onirico, uno studio umano delle fragilità che l'occhio fotografico riesce a percepire meglio di qualsiasi altro mezzo. Con la macchina fotografica ci si guarda allo specchio, uno specchio d'acqua. Vengono raccontate storie di abbandono, di redenzione, di buio e nebbia, in un continuo cercare la luce. Perdersi. Ritrovarsi.