Villa Mussolini, Riccione. A cura di Gigliola Foschi. Una mostra sulla Riccione turistica deve obbligatoriamente presupporre l’uscita dalla retorica del già visto, dalle cose incontrate solo in superficie e registrate senza emozione, con uno sguardo ed occhi allenati a sottrarre le cose di sempre all’anonimato, capaci di vedere quel che c’è di nuovo e ciò che resta nelle cose di sempre. Il lavoro proposto offre la sintesi di una realtà locale che ancora si esprime nella sua doppia identità, divisa tra rarefazioni invernali e super affollamenti estivi, tra le espressioni dialettali locali e la molteplicità dei suoni delle tante lingue parlate nei mesi più caldi. Qui si vive uno spazio sempre in movimento, pulsante tra vuoti e pieni, percorso e ripercorso, per cui spesso ci si richiama agli esodi di biblica memoria. “Come raccontare Riccione, una città balneare nota in tutto il mondo, con immagini capaci di superare i luoghi comuni? Come evitare stereotipi e fotografie patinate, quali quelle proposte dalle riviste di turismo, in una mostra che oltretutto ha per titolo Turismi? La via che si è pensato di percorrere è stata quella di far ritrarre Riccione solo da fotografi “del posto”: autori dunque che intrattengono con questa città un rapporto intenso e di lunga data, o perché vi abitano o perché vi sono tornati più e più volte.” (…) (dal testo in catalogo di Gigliola Foschi).