E’ un indagine grafica sul mio fare arte. Scelto/trovato un campo di azione, cerco di analizzarne e percorrerne ogni parte ma, le mie competenze, le mie aspirazioni, le mie necessità, le mie distrazioni, i miei pregiudizi, faranno sì che alcuni aspetti risultino inaccessibili. Questo genera in me la necessità di completare queste mancanze affrontando nuovamente il percorso ma da un punto diverso. Probabilmente riuscirò a coprire quei vuoti ma, inevitabilmente, aprendone di nuovi. La falsa percezione del labirinto nasconde in realtà un circuito completamente percorribile senza ingresso ne uscita, quindi di ambito esclusivo del “costruttore”.